Luigi Sala


VII – CREMO DUE

In questa seconda parte cercherò di essere più sintetico. Stagione calcistica 1986-1987: serie B. Perde gli spareggi con Lecce e Cesena per tornare in serie A. Stagione calcistica 1987-1988: serie B. Stagione calcistica 1988-1989: serie B. Promossa in serie A dopo aver vinto lo spareggio con la Reggina. Stagione calcistica 1989-1990: serie A, retrocessa in serie B. Pur retrocedendo qualche soddisfazione ce la togliemmo, ad esempio battendo il Milan di Arrigo Sacchi 1-0 a Cremona (presente) e pareggiando 2-2 con la Juventus di Dino Zoff, sempre a Cremona (presente). Con l’Atalanta perdemmo 2-0 a Bergamo e pareggiammo 1-1 a Cremona.


CXVII – MONTE SUCHELLO

Tutto sommato questa settimana è andata abbastanza bene. Avevo solo bisogno di staccare la spina per qualche ora. E poi dovevo anche capire quanto avevo “perso”, negli ultimi due mesi, da un punto di vista fisico. Così, venerdì pomeriggio, viste anche le previsioni meteo favorevoli, mi sono detto “Perché domani non vai a farti una bella escursione in montagna?”. Bella idea, così mi sono accordato con Giorgio, il mio amico vicino di casa che viene a trovarmi quasi tutti i giorni. A dire la verità, Giorgio l’avevo allertato già lunedì per un piano più ambizioso, ma avevo desistito per ragionevolezza. Monica? Non ha avuto nulla da obiettare, abbiamo preparato insieme tutto ciò che mi sarebbe servito. Davvero!


C – VICE

“C” come cento… Un traguardo importante per me, molto importante. Non solo quello dei cento racconti che ho scritto, ma anche quello delle mille richieste di amicizia che ho ricevuto in soli nove giorni. Per questo devo scrivere un racconto importante. In questo momento, non so ancora se potrò rendere pubblico “Nori”, il racconto che scrissi lo scorso 29 settembre. E non so neanche se potrò rendere pubblico quello che sto scrivendo ora.


XXVIII – NORI

Sono appena tornato a casa dal lavoro. Oggi non sono per niente in forma. Mal di stomaco, mal di pancia e chi più ne ha più ne metta. Monica finirà di lavorare alle 19.00. E allora mi sdraio e scriverò ancora qualcosa. Il 31 marzo 2013 fui dimesso dall’ospedale San Raffaele. Dopo qualche giorno, martedì 9 aprile, trovai nella cassetta delle lettere una busta senza francobollo, recapitata a mano. La aprii e la lessi. Riporto testualmente:


CXIII – MALEDETTO GARMIN!

Lo sapevo che stanotte non avrei chiuso occhio. Che cosa avrei fatto stamattina, dalle 8:00 alle 9:00, l’avevo già deciso ieri sera. Per quello avevo messo sotto carica il Garmin, senza farmi vedere da Monica. Appena è uscita da casa, mi sono alzato e sono uscito anch’io. Sono andato lungo l’Adda. In quei luoghi ci sono andato spesso. Ci andavo a correre in primavera, in estate, in autunno e in inverno e… quei ricordi mi hanno fatto incazzare! Ci andavo anche con mio nonno, quando ero piccolo. Ho scritto “Pif e pof” il trentanovesimo racconto che, però, non ho ancora pubblicato e… quei ricordi mi hanno fatto passare l’incazzatura.


CVIII – CHE FISIMA!

Ieri notte ho dormito, stanotte no. Scriverò un breve pseudo-racconto. Per spiegare alcune cose… In fase di elaborazione di questo progetto, avevo cercato di ipotizzare tutti gli scenari possibili immaginabili dopo il “lancio”. Cosa non avevo previsto? Così tanti consensi in così poco tempo. Meglio così, molto meglio. Ieri sera, però, mi sono fatto una domanda.


CIV – COSA MI DICI MAI?

Stanotte, prima di iniziare a scrivere, ho cliccato su – invita i tuoi amici a mettere “Mi piace” Progetto My Everest – nella pagina di Facebook. Invita, invita, invita, invita, invita, invita. E intanto pensavo che anche “In vita”, staccato, “Mi piace”. Gioco di parole… Intanto piove, piove e piove ancora. Speriamo di non finire ancora sott’acqua, come nel 2002. Mony avrà anche ragione, ma se non riesco a dormire non è mica colpa mia. E poi, a voler ben guardare, è anche un modo di allungare la vita. Se dormissi dodici ore al giorno vorrebbe dire vivere di meno. O no? Anche se è vero che non si può continuare a dormire così poco, come in quest’ultimo periodo.