extrema_ratio


Tumore al pancreas: si va veramente verso la personalizzazione delle cure?

Un gruppo di ricercatori internazionale, coordinato da australiani, ha proposto di classificare i tumori del pancreas in 4 sottogruppi sulla base del profilo molecolare definito mediante analisi genomiche. In breve, lo studio ha raccolto e analizzato il tessuto tumorale di 456 pazienti sottoposti a resezione chirurgica di alcuni tipi di tumore pancreatico e ha individuato la presenza di mutazioni genetiche con incidenza da 5 al 92% in 32 differenti geni, appartenenti a 10 meccanismi molecolari distinti. Il raggruppamento nei 4 sottogruppi finali si basa sul prodotto di questi geni.


Il cioccolato fondente aiuta a prevenire il cancro del pancreas?

Recentemente è stata riportata su la notizia che l’assunzione di cioccolato fondente nell’alimentazione aiuterebbe a prevenire il cancro del pancreas. L’affermazione si basa su uno studio epidemiologico recentemente pubblicato sul British Journal of Cancer. Questo studio ha delle importanti limitazioni perché si basa sull’auto-somministrazione di un questionario di 24 pagine in cui veniva richiesto di ricordare quali tra 120 cibi e bevande si erano abitualmente assunti nel corso dei 10 anni precedenti.


14 febbraio – 14 marzo: il mese di Luigi

Cari scalatori, abbiamo pensato di lanciare una nuova iniziativa: “Il mese di Luigi”, dal 14 febbraio al 14 marzo. Le date non sono state scelte a caso: il 14 febbraio è il giorno dell’amore per antonomasia, quell’amore che sempre avete dimostrato per Luigi; il 14 marzo è la data del compleanno e, purtroppo, della scomparsa di Luigi. In questo mese, coloro che gestiscono un’attività a Rivolta e dintorni potranno aiutare My Everest, ospitando vicino alla loro cassa una scatola nella quale chi vorrà potrà lasciare un contributo. Non importa quanto: come ha sempre detto Luigi, è la somma che fa il totale.


Tumore al pancreas: al Nord ci si ammala di più

Il Corriere della Sera, in occasione della Giornata mondiale del tumore al pancreas, ha intervistato il dott. Michele Reni, oncologo di Luigi, per capire se ci sia modo di prevenire la malattia. Una corretta alimentazione è ovviamente una strada da perseguire, ma è importante anche evitare il fumo, consumare poco alcol e non sottovalutare sintomi quali perdita di peso, debolezza, nausea e ittero. Puoi leggere l’intervista completa direttamente sul Corriere.it.


Tumore al pancreas: il punto dopo un anno di progetto

Malattia rara, difficile da diagnosticare precocemente, a rapida evoluzione e veloce crescita, aggressivo localmente e in grado di disseminare metastasi a distanza già prima della diagnosi, fortemente sintomatico e debilitante per l’organismo, poco sensibile ai trattamenti radianti, alla chemioterapia e alle terapie biologiche. Con queste caratteristiche, l’adenocarcinoma del pancreas resta una delle principali sfide per l’oncologia odierna.


Un anno di My Everest

Nella giornata mondiale a sostegno della lotta contro il tumore del pancreas, noi di My Everest celebriamo una seconda e non meno importante ricorrenza. Ci sembra impossibile eppure è già trascorso un anno (ieri, per l’esattezza, 12 novembre) da quando Luigi annunciava dal suo profilo Facebook il lancio della sua personale iniziativa My Everest, rivolta ai malati come lui, con l’obiettivo di sostenerli nella battaglia contro il male per non farsi sopraffare e, anzi, suggerendo di vivere con nuovi obiettivi. Racconta Laura R. “Ebbene, un pomeriggio di settembre 2014, Luigi si presentò nei nostri uffici per presentare la sua idea per una campagna di raccolta fondi. Nelle sue intenzioni, la sua iniziativa aveva duplice scopo: da un lato voleva essere un aiuto concreto per il lavoro di medici e ricercatori, grazie alle donazioni in denaro, e dall’altro si proponeva, con il blog e la community, come un aiuto psicologico rivolto a coloro che  quotidianamente erano come lui “in prima […]


CXI – MONTATORI E SMONTATORI (seconda parte)

Torniamo a oggi. Chemio quasi finita, ma non ho scritto solo questo racconto. Ho fatto anche altre cose, perché entro sera dovrei riuscire a ufficializzare il “lancio” delle magliette su Facebook. Proseguirò domani a scrivere il racconto. Anzi stanotte, perché so già che non dormirò. Riprendo a scrivere. È mattina… Come previsto, stanotte non ho chiuso occhio. Ho scritto “Punk”, perché mi sono ricordato di alcune cose… e non volevo dimenticarmele. E adesso torniamo a Rhemes, perché dobbiamo finire di montare il campeggio. E di cose da fare ce ne sono ancora molte.