Lunedì 22 settembre 2014, dopo cena, presi la decisione che avrei iniziato a scrivere, senza sapere cosa avrei scritto. Sì, anche perché sino allora non avevo mai scritto nulla, ma proprio nulla. Sinceramente, non appena mi fu diagnosticata la malattia, mi venne l’idea di scrivere episodicamente ciò che mi sarebbe successo. Poteva essere una sorta di diario da utilizzare come traccia, nel caso in cui fosse andato tutto per il verso giusto, per scrivere un libro. Va beh dai, libricino… Poi, per il timore che ciò che avrei scritto avrebbe potuto essere in qualche modo ancor più destabilizzante per Monica, Luca e Chiara, desistetti. Sostanzialmente mi disturbava l’idea di “tenere troppo vivo il ricordo” anche dopo. Boh… Penso di aver sbagliato. Perché se potessi tornare indietro, scriverei tutto, istante per istante.