chiesa parrocchiale


XXXII – DON SERGIO

Sono appena rientrato dal lavoro, ma ho deciso di scrivere subito qualcosa. La doccia la farò dopo, prima di cenare. Dopo, prima, iniziamo bene anche stasera… Non potevo semplicemente scrivere “La doccia la farò prima di cenare?”. Andiamo avanti. Mercoledì 1° ottobre 2014. Una data da ricordare. Per almeno due buoni motivi, ma non posso dirveli ora. E non insistete per favore, perché non posso proprio dirveli. Davvero! Torniamo al racconto.


XL – PRESEPI

Oggi vi parlerò dei presepi. Prima, però, vi devo dire una cosa. Nel primo racconto che ho reso pubblico “I hope, I dream, I live”, scrissi che immaginavo di parlare a un amico immaginario. Mi sono accorto che, ultimamente, tendevo a rivolgermi sempre di meno a lui. A Wilson, per intenderci. È per questo che nei racconti che ho scritto ieri e l’altro ieri, mercoledì 1 e giovedì 2 ottobre 2014, l’ho “tirato in ballo” tante volte. Non volevo che si offendesse… Anche in questo racconto ho esordito con “Oggi vi…” anziché “Oggi ti…”, come se parlassi a un pubblico più numeroso. Un pubblico di manichini, sia chiaro! E possibilmente di quelli che non fanno troppe domande imbarazzanti! Presumo che vi stiate chiedendo cosa c’entri tutto questo con i presepi. Non c’entra nulla. E allora torniamo ai presepi.