Alla fine della quinta elementare, correva l’anno 1978, io avevo undici anni e tifavo Juventus.
Perché un bambino non può che tifare per la squadra del proprio genitore. Del resto come tutti i bambini di quell’età: Inter, Juventus e Milan, in rigoroso ordine alfabetico per non far torto a nessuno, le squadre che la facevano da padrona.
Poi, alle medie, ho conosciuto don Mario, insegnante di religione e tifoso della Cremonese.
“Cremonese? In che campionato gioca? In Serie B?” chiesi ingenuamente. “No, in serie C1” fu la risposta.
Era l’anno scolastico 1978-1979.
Come si fa a tifare per una squadra che milita in serie C1?
Boh…
Ho però provato, sin da subito, una certa simpatia per quella squadra provinciale.
In seconda media ancora di più (1979-1980, sempre in C1) e in terza era diventata la squadra del cuore (1980-1981, promossa in serie B).
E la Juventus? Quando ho “scaricato” la Juventus? Non mi ricordo di preciso.
Sono passati troppi anni.
Penso nel 1979.
Istituto Tecnico Industriale Statale di Treviglio, anno scolastico 1981-1982, primo giorno di scuola.
Nell’intervallo iniziammo a “conoscerci” tra compagni.
Prima domanda “Dove abiti?”.
Prima risposta “A Rivolta d’Adda”.
Seconda domanda “Che squadra tifi?”.
Non mi ricordo chi me la fece quella domanda. Che squadra tifi, ma mi ricordo che la mia risposta catalizzò l’attenzione degli altri compagni intenti a far altro.
Ecco, marchiato a fuoco già il primo giorno di scuola. Sì, perché la maggior parte dei compagni erano bergamaschi e tifavano, come seconda squadra, l’Atalanta.
E meno male che quella stagione calcistica la Cremonese militava in serie B e non in serie C1!
Mi ricordo che quell’anno andai allo stadio un paio di volte con mio zio Antonio e un suo amico, settore distinti.
La retrocessione in serie C1 era pressoché certa. Non vi dico il, ehm, sedere che mi facevano a scuola.
L’allenatore, non mi ricordo come si chiamasse, diede le dimissioni e la squadra fu affidata a Emiliano Mondonico, l’allora tecnico delle giovanili.
Beh, non vi dico a scuola.
Sì, perché Emiliano Mondonico è nato e cresciuto a Rivolta d’Adda, proprio come me.
O meglio, io sono nato e cresciuto a Rivolta d’Adda, proprio come lui. Quell’anno successe un miracolo calcistico: la squadra si salvò dalla retrocessione conquistando ben 12 punti in 7 partite. Ben 5 vittorie e 2 pareggi! Per chi non lo sapesse, ai tempi si assegnavano due punti per le vittorie, mi pare che sia dal campionato 1993-1994 che se ne assegnano 3. Io salvo la faccia e respingo gli attacchi continui e ripetuti dei filo atalantini, peraltro tutti tifosi interisti, juventini e milanisti.
Anno scolastico 1982-1983 stessa scuola, classe seconda superiore. Quell’anno la Cremonese sfiorò addirittura la promozione in serie A. Poteva classificarsi terza alla fine del campionato ma si classificò quarta, non conquistando così la promozione diretta ma accedendo agli spareggi di Roma con Como e Catania. Pareggiò entrambe le partite e fu promosso il Catania che vinse con il Como.
Pazienza…
Il fatto che Mondonico fosse di Rivolta faceva sì che ogni qualvolta la Cremonese giocasse a Cremona, parecchi rivoltani andassero a vedere la partita. Passaggi in auto assicurati: potei così assistere a quasi tutte le partite.
E quasi tutte nella mitica curva nord.
Anno scolastico 1983-1984 stessa scuola, classe terza superiore.
Questo fu l’anno del riscatto.
Penultima giornata di campionato: Cremonese-Palermo 3-3 e si ritorna in serie A dopo 54 anni (cinquantaquattro!!!). Ero in curva nord, l’ultima partita in curva nord.
Dall’anno successivo la curva sud, più capiente, avrebbe ospitato gli ultras grigiorossi.
Ricordo che quella domenica venne allo stadio anche mio papà.
Anche per quella stagione calcistica, con Mondonico allenatore, i passaggi in auto erano assicurati. Potei così assistere a quasi tutte le partite in casa e a qualche partita in trasferta.
Anno scolastico 1984-1985 stessa scuola, classe quarta superiore. Finalmente in serie A.
Anche per questa stagione calcistica, con Mondonico allenatore, i passaggi in auto erano assicurati, anzi garantiti!
La Cremonese giocava bene ma purtroppo retrocesse in serie B.
Assistetti a quasi tutte le partite in casa e a qualche partita in trasferta. Le ricordo bene.
Soprattutto quelle con gli squadroni.
Soprattutto quella che perdemmo 3-1 con la Juventus, il 21 ottobre 1984. Quella volta ci andai in treno, da Treviglio, con Fabio, un compagno di classe juventino filo atalantino.
Quest’avventura, per tutto quanto succedette quel giorno, merita un capitolo a parte. Ve la racconterò prossimamente.
Con l’Atalanta perdemmo 1-0 a Bergamo e pareggiammo 1-1 a Cremona.
Anno scolastico 1985-1986 stessa scuola, classe quinta superiore, l’anno della maturità.
Siamo di nuovo in serie B.
Nonostante l’allenatore fosse ancora Mondonico, calò il numero di rivoltani che andavano a Cremona a vedere la partita, ma nel frattempo avevo conseguito la patente: un problema in meno con la mitica Fiat 128 color mattone (sigh).
Fu l’ultimo anno di Mondonico.
La scuola finì, ma mancano ancora troppe stagioni calcistiche.
Non vi voglio però annoiare troppo.
Ve le racconterò prossimamente…
Rivolta d’Adda, mercoledì 24 settembre 2014