E’ con immensa gioia che oggi possiamo finalmente comunicare che il nuovo schema PAXG, innovativo trattamento dell’adenocarcinoma del pancreas borderline resecabile, localmente avanzato e metastatico, è ufficialmente disponibile come prima linea di trattamento!!!
Questo innovativo protocollo che sfrutta la nuova combinazione di cisplatino, nab-paclitaxel, capecitabina e gemcitabina, permette un miglioramento significativo della sopravvivenza (62% a 1 anno) con due soli accessi ospedalieri mensili anziché tre ed è a totale carico del Servizio sanitario nazionale.
Criteri di inclusione
- Età compresa tra 18 e 75 anni.
- Diagnosi di adenocarcinoma del pancreas istologicamente confermata.
- Stadio III o IV.
- ECOG 0-1.
• Adeguata funzionalità midollare (emoglobina> 10 g/dl, globuli bianchi >3500/mm3, conta assoluta dei neutrofili > 1500 per mm3 senza trasfusione o fattore di stimolazione delle colonie di granulociti, conta piastrinica >100000 mm3, epatica (limite massimo di bilirubina <2,5 mg/dL del normale [ULNI, alanina aminotransferasi e aspartato aminotransferasi <3 ULN) e funzionalità renale (creatinina sierica < 1.5 mg/dL).
Criteri di esclusione
- Precedenti trattamento chemioterapico per le malattia ricorrente.
- Trattamento concomitante con farmaci sperimentali.
- Pazienti in cui sia nota la totale assenza di attività di diidropirimidina deidrogenasi (DPD)
- Presenza di metastasi cerebrali sintomatiche.
- Storia di malattia polmonare interstiziale.
- Insufficienza cardiaca, aritmia e infarto miocardico meno di 6 mesi prima dell’inizio del trattamento.
- Storia di disordini del tessuto connettivo (lupus, sclerodermia, artrite nodosa, ecc.)
Siamo felici e anche molto orgogliosi che lo schema PAXG sia finalmente disponibile perché, grazie alle vostre donazioni, abbiamo contribuito finanziariamente a sostenere lo studio PACT-19 condotto dall’unità di ricerca del dott. Michele Reni presso IRCCS Ospedale San Raffaele che ha fornito importanti risultati per questo protocollo.
Inoltre, se ricordate bene, in un primo momento AIFA aveva negato l’autorizzazione di questo nuovo trattamento e la nostra associazione aveva lanciato una petizione online per sensibilizzare il ministro della salute e la commissione consultiva tecnico-scientifica di AIFA a riesaminarla.
Siamo grati ai medici e ai ricercatori che hanno lavorato con grande professionalità a questo protocollo e approfittiamo ancora una volte per ribadire che sostenere la ricerca scientifica è importante.
#ihopeidreamilive