LXXVII – PIANO A O PIANO B?


Ho già scritto in altri racconti che anche quest’anno sono riuscito a tornare a Rhemes.
Chemio lunedì 7 luglio e partenza per Rhemes il giorno dopo.
Ritorno a Rivolta il 25 luglio e sabato 26 di nuovo al San Raffaele per gli esami del sangue.
In quei diciotto giorni a Rhemes mi rimisi in forma. Non la forma che avevo prima di ammalarmi, ovviamente.Vi dirò anche di Rhemes e delle escursioni che facemmo, ma in un altro racconto.
Mi rimisi in forma stavo dicendo…
Fu per quello che verso fine luglio maturai l’idea di tornarci in Valle d’Aosta.
Qualche giorno con Luca a fine agosto.
Padre e figlio, per intenderci.
Luca sarebbe andato in vacanza con i suoi amici in Croazia, dal 9 al 16 di agosto. Poi avrebbe ripreso a lavorare il 1° di settembre. Elaborai così un programma fin troppo ambizioso.
Primo giorno, via ferrata “Sentiero Panorama” e pernottamento al rifugio Arbolle.
Secondo giorno, salita al bivacco Zullo e pernottamento.
Terzo giorno, via ferrata “Monte Emilius” e pernottamento al rifugio Arbolle.
Quarto giorno, ritorno a Rivolta.
Mi preoccupava il pernottamento al Bivacco Zullo, a 2.900 circa. Per via degli effetti collaterali delle chemio col freddo.
Vi spiego ciò che mi capitava a luglio a Rhemes.
Col freddo, le mani si chiudevano. Da sole. La mano destra soprattutto. Si serrava e, fintanto che non saliva di qualche grado la temperatura, non riuscivo più ad aprirla: effetti collaterali delle chemio.
Non vi dico per tagliare i panini per le gite alle 6:00 di mattina…
Torniamo al Monte Emilius.
Mi preoccupavano anche le condizioni meteo.
Trovare quattro giorni di sole consetuvi, vista anche l’estate di quest’anno.
Scrissi anche nella pagina informazioni di Facebook che la TAC del 29 luglio non fu incoraggiante. No, non fu per nulla incoraggiante: vi dirò in un altro racconto.
Visita oncologica il 5 di agosto e, il giorno dopo, subito chemio con un nuovo farmaco, abbinato alle compresse chemioterapiche. Questa nuova terapia è più debilitante del ciclo di dieci chemio che feci da febbraio a luglio, così accantonai l’idea del Monte Emilius.
Mi sarebbe piaciuto salire con Luca sul Monte Emilius.
Sì, mi sarebbe proprio piaciuto!
Per fargli vedere la Valle d’Aosta a 360° e le vette dei maestosi 4.000. Monte Rosa, Cervino e Gran Combin. E poi Grandes Jorasses e Monte Bianco. E poi ancora la Grivola e il Gran Paradiso.
Mi sarebbe piaciuto, anche per battere il mio record di 3.082 metri del 2013 al Col Bassac Derè, poiché il Monte Emilius è alto 3.559 metri.
Accantonata l’dea del Monte Emilius, iniziai ad elaborare un piano B.
Primo giorno, sentiero attrezzato al rifugio Quintino Sella al Felik, Valle di Gressoney.
Secondo giorno, via ferrata “Gorbeillon”, Valtournenche.
Terzo giorno, via ferrata “Sentiero Panorama”, Pila.
Quarto giorno via ferrata “Casimiro Therisod”, Valle di Rhemes.
Non che questo programma fosse meno impegnativo dell’altro da un punto di vista prettamente fisico, soprattutto per com’ero messo io ma, almeno i programmi devono essere ambiziosi. O no?
Sabato 16 agosto andai a Lecco con Raffaele.
Via ferrata “Gamma 1 al Pizzo d’Erna”. Lo stato di forma raggiunto a Rhemes, complice anche le nuove terapie, era andato a… farsi benedire. Diciamo così. Comunque non feci brutta figura: vi racconterò.
Mercoledì 20 agosto chemio. Tornato a casa, guardai le previsioni del tempo in Valle d’Aosta e…
Sole! Sole! Sole! Sole!
Quattro soli, per intenderci.
Da sabato 23 a martedì 27. Da non credere!
D’accordo che erano solo previsioni, ma in tutta l‘estate quattro giorni consecutivi di sole in Valle d’Aosta non si erano mai visti. Neanche nelle previsioni del tempo!
La decisione era presa!
“Monyyy”.
“Dimmi…”.
“Venerdì sera io e Luca partiamo…”.
Silenzio tombale. Ehm, facciamo silenzio e basta che è meglio.
Dalle 21:00 alle 22:00 dello stesso giorno prenotai i pernottamenti.
Decisi di partire venerdì pomeriggio per essere già in valle il sabato mattina. La giornata più impegnativa.
Venerdì notte pernottamento a Gressoney-Saint-Jean.
Sabato notte a Valtournenche.
Domenica notte a Pila.
Lunedì notte a Rhemes Notre Dame.
Prenotato avevo prenotato. Potevo dormire sonni tranquilli.
Si fa per dire… perché il giorno della chemio non chiudo occhio tutta la notte.
Questo il programma.
Come andò lo scriverò nel prossimo racconto.
Ah, dimenticavo, oggi Daniel mi ha inviato la versione definitiva del logo. È quella che voi potete già vedere sul mio profilo Facebook.

Rivolta d’Adda, martedì 21 ottobre 2014

00175 La Grivola