XXIII – SBURLOT
Sono le 8.00. Oggi mi sembra di stare un po’ meglio di ieri. Speriamo in bene, perché domani vorrei rientrare al lavoro. Prima di parlare dello sburlot dobbiamo chiudere il racconto del granoturco. Pertanto, consiglio a chi non l’avesse ancora fatto, di leggere prima “Melgot”. Una volta a casa, le pannocchie dovevano essere sgranate. Bisognava togliere i chicchi di mais dal torsolo della pannocchia, per intenderci. Si poteva fare in vari modi. Io toglievo tre o quattro file di chicchi, con il pollice, lungo tutta la pannocchia. I primi chicchi, quelli dove la pannocchia era attaccata al fusto, erano quelli più tenaci da sgranare. Una volta “fatta la fila”, come la chiamavo io, il gioco era fatto. Gli altri chicchi si sgranavano con facilità. Vi racconto l’altro modo.