Il tempo come risorsa indispensabile per medico e paziente


Il programma dell’ultima Conferenza Nazionale del Collegio italiano primari oncologici medici ospedalieri (CIPOMO) svolta il 10 e 11 novembre, è stato impostato su argomenti che riguardano molto da vicino i pazienti ed i loro familiari e amici affrontando in particolare il tema del tempo da diversi punti di vista: scientifico, clinico professionale, organizzativo, psicologico.

“Per chi lavora in sanità il problema del tempo è cogente e assume connotazioni diverse. Gli operatori lo percepiscono come insufficiente per far fronte a tutte le incombenze che devono affrontare. Per chi ha bisogno di assistenza sanitaria (suo malgrado) il tempo ‘non passa mai’ nelle attese per prenotare, per gli esami, per i trattamenti, per gli esiti, per la convalescenza. Rischia di essere troppo poco, invece, quello dedicato alla visita”. È questo il pensiero di Gianpiero Fasola, Past President del Cipomo.

 

Nonostante ciò il Collegio italiano primari oncologici medici ospedalieri, con questa Conferenza, vuole riportare l’attenzione su valori più vicini alla nostra umanità. Per questo motivo, durante il congresso, i relatori si sono confrontati sul valore che può assumere il tempo nella comunicazione o nella comprensione di una diagnosi oltre che nelle fasi terminali della malattia. Si è inoltre parlato del tempo necessario per rispondere ai nuovi adempimenti burocratici che si sono accumulati negli ultimi anni; cercando di comprendere meglio cosa stia accadendo negli ospedali e le ragioni di consistenti sforamenti dell’orario di servizio.

 

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