BiliScreen per la diagnosi precoce: il parere del dott. Reni


È notizia di settembre che alcuni ricercatori dell’University of Washington hanno sviluppato un’applicazione che potrebbe permettere alle persone, scattando un selfie, di individuare il cancro al pancreas.

app per diagnosi precoce

L’app che svela il tumore al pancreas si chiama BiliScreen. La diagnosi precoce arriva dalla telecamera dello smartphone attraverso algoritmi di visione informatica e strumenti di apprendimento macchina per rilevare i livelli di bilirubina aumentati nella sclera di una persona o nella parte bianca dell’occhio.

Abbiamo chiesto al dott. Michele Reni, medico oncologo e ricercatore dell’Ospedale San Raffaele di Milano, di darci il suo parere circa questa novità alla portata di tutti.

L’articolo in questione dimostra per l’ennesima volta come chi diffonde le notizie si presti più al sensazionalismo (nella migliore delle ipotesi) e al marketing (se vogliamo essere un pochino più maliziosi) senza preoccuparsi degli aspetti deontologici che imporrebbero sempre, ma ancora di più quando si parla di patologie tumorali, di verificare le informazioni e diffonderle in modo completo e corretto.

Nel caso specifico, la app, che deve ancora essere presentata da quanto si legge, permetterebbe caso mai di identificare l’ittero e non certo l’eventuale tumore del pancreas di cui potrebbe essere un segno.

In realtà l’ittero è segno di varie patologie anche non tumorali e può più economicamente essere individuato guardandosi allo specchio e controllando il colore di urine e feci. Nell’articolo si cerca di far leva sulla paura delle persone di avere terribili malattie per aiutare un’azienda a vendere un prodotto superfluo a persone che non ne hanno nessun bisogno. Si ignora tra l’altro che qualsiasi test di screening (e questo non lo è) trova un suo impiego adeguato solo se utilizzato in una popolazione a rischio che, nel caso del tumore del pancreas, non è ancora stata correttamente identificata.