No a bufala in Rai su test che predice il cancro


Chi parla è Nino Cartabellotta presidente della Fondazione Gimbe riferendosi alla polemica scaturita da una puntata di ‘Porta a Porta’ in cui è stata ospite l’oncologa Patrizia Paterlini-Bréchot, docente di biologia cellulare e molecolare all’università di Paris-Descartes, presentando il suo test che predice il cancro attraverso un semplice prelievo di sangue.

“La battaglia contro il cancro si vince gradualmente grazie al lavoro di tanti ricercatori che ogni giorno fanno un passo in avanti, legittimando e confermando le loro scoperte secondo le regole della comunità scientifica. Enfatizzare risultati preliminari della ricerca attraverso il sensazionalismo offerto dal cortocircuito mediatico non è etico e non è scientifico, né per i ricercatori, né per i giornalisti”.

“Tutte le scoperte scientifiche – dice – siano esse diagnostiche o terapeutiche, devono attraversare un lungo cammino di validazione attraverso diverse tipologie di studi: dalla ricerca di base in vitro e sugli animali a quella preliminare sull’uomo, sino a rigorose sperimentazioni cliniche che devono essere replicate in diverse popolazioni prima di legittimare l’accuratezza di un test diagnostico o l’efficacia di un trattamento”.

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