VIII – CREMO TRE


Per chi non li avesse già letti, consiglio di leggere prima “Cremo uno” e “Cremo due“.

Vi prometto, pero, che stavolta chiudo con la Cremonese.

Stagione calcistica 2012-2013: Lega Pro Prima Divisione.
Mercoledi 10 aprile 2013 mi sottoposi alla prima chemioterapia all’ospedale San Raffaele.
Stagione calcistica 2013-2014: Lega Pro Prima Divisione. Pareggiò 1-1 la semi finale di andata dei play-off con il Sudtirol a Cremona (io c’ero, con Gio, tributa laterale destro. Monica e Ale hanno preferito farsi un giro per il centro di Cremona… no comment!), ma perdendo 2-1 la finale di ritorno si qualificò il Sudtirol per la finale.

Chemio, Chemio, Chemio…

Stagione calcistica 2014-2015: Lega Pro (cambia solo il nome, è sempre la Pro Prima Divisione che, poi, è sempre la serie C).

Chemio, chemio, chemio…

Cosa c’entrano le chemio con la Cremonese? C’entrano anche quelle, perché ho scoperto che uno degli infermieri del reparto di Oncologia del San Raffaele è, come me, un irriducibile tifoso della Cremonese.

Come piccolo il mondo…

Si chiama Massimo.

Lui e ottimista per un imminente ritorno in serie B.

Lo era anche lo scorso anno…

Torniamo ad oggi.

Conservo ancora in un cassetto i ricordi di quegli anni.

Bandiere, cappellini, ma soprattutto le sciarpe sdrucite dei Red Grey Supporters Le avevo riposte nel 1994, quando promisi a Monica che quella sarebbe stata la ultima volta che l’avrei portata allo stadio Zini, curva sud. Cremonese-Genoa 1-1.

Era il 1° maggio.
Lei era incinta di Luca.

Come non ricordare i compianti Domenico Luzzara ed Erminio Favalli, rispettivamente Presidente e Direttore Sportivo di sempre.
E i giocatori.
Da Finardi a Montorfano e da Nicoletti a Vialli.
Ancora da Chiorri a Lombardo e da Bencina a Garzilli.
Senza dimenticare tutti gli altri.
E Gianluigi Galbagini.

Sì perchè di Galbagini conservo ancora la sua maglia numero 3 della Puma, sponsor: Latte Soresina.

Allora, i numeri dei calciatori titolari andavano dal numero 1 al numero 11 e quelli delle riserve dal 12 in poi, in ordine progressivo.

Le scarpe da calcio erano tutte di colore nero.

Adesso, invece, ognuno si sceglie il numero di maglia che vuole, persino il 99.

Cosi come ognuno si sceglie il colore delle scarpe.

Blu, rosse, gialle o verdi.

O addirittura bicolori: una fucsia per il piede destro e una azzurra per il piede sinistro. La prima volta che le ho viste indossate da un calciatore ho persino pensato che se le fosse incrociate con un compagno di squadra.

Mah…

Ho conservato quei “cimeli” perché i bambini non possono che tifare per la squadra del proprio genitore.

Almeno fintanto che sono bambini, come feci io.

Poi, crescendo, possono scegliere di tifare la squadra che vogliono, come feci io.

No?

Eh no, perché Luca ha tifato da subito Inter.

Non che finora di soddisfazioni, calcisticamente parlando, ne abbia avute più di me…

Accontentiamoci: se non altro è simpatizzante della Cremonese.

E’ già qualcosa.

Io lo chiamo l’interista filo cremonese.

Proprio come chiamavo i compagni di scuola dell’ITIS di Treviglio interisti o juventini o milanisti filo atalantini.

Ah, dimenticavo… tre racconti e non vi ho detto come si chiama lo stadio della Cremonese.

Fu inaugurato il 2 novembre 1929 e fu intitolato a Giovanni Zini, il portiere dell’Unione Sportiva Cremonese, deceduto durante la prima guerra mondiale…

 

Rivolta d’Adda, mercoledi 24 settembre 2014

Cremonese Stagione 1989-1990

PS: A chi dedico questo racconto? A Massimo ovviamente. Per la sua professionalità. Gli dedico anche “Cremo due” per la sua simpatia. E poi, già che ci sono, gli dedico anche “Cremo uno”, perché è un tifoso di una squadra provinciale, proprio come me…