My Everest compie due anni


Non mi sembra vero eppure il progetto di Luigi ha già compiuto 2 anni. A volte il tempo scorre molto veloce quando si sta facendo qualcosa che ci impegna con tanta forza e tanta energia poiché dà senso alla propria vita. I giorni passano uno dopo l’altro e non ti accorgi di quello che succede anche se di cose, invece, ne sono state fatte davvero tante.

A cominciare dalle donazioni ricevute

Ad oggi è con soddisfazione che annuncio che il nostro contributo donato alla Ricerca dell’Ospedale San Raffaele si aggira attorno ai 65mila euro.

Grazie al buon cuore di chi ci segue, alla generosità di chi fa le torte, di chi organizza tornei, corse o spettacoli, alla dedizione di coloro che condividono i nostri post quotidianamente, che mandano le loro foto con la maglietta di My Everest da località sparse in tutto il mondo a testimoniare che Luigi è nel loro cuore, grazie a chi dona al progetto la spesa per le loro bomboniere di nozze, a chi offre la festa per la pensione e il battesimo del nipotino, ecco, grazie a tutti loro posso con soddisfazione annunciare che il nostro contributo finanziario sarà destinato a pagare il lavoro di un data manager presso il reparto di oncologia medica. La persona è in corso di reclutamento e non appena prenderà servizio non mancherò di farvela conoscere.

Il Progetto My Everest non solo rappresenta per me un’eredità da portare avanti, quindi un mio personale impegno, ma è innanzitutto una promessa fatta a tutti i malati di questo terribile male per essere un sostegno reale portando avanti un programma di supporto concreto.

A questo proposito mi fa piacere presentarvi altre due persone che nei prossimi mesi saranno al nostro fianco: Federica della Fondazione Nadia Valsecchi e Piero Rivizzigno, ideatore del sito tumorepancreas.com
Con loro uniremo le forze per essere la voce dei malati nei confronti delle istituzioni, delle società scientifiche e forse anche verso il Ministero, per chiedere a gran voce di diffondere informazioni e dati su ciascuna struttura di eccellenza dove il tumore del pancreas è studiato e curato, dove esiste un equipe di specialisti che prende in carico la malattia collegialmente, dove la diagnostica è all’avanguardia, insomma, una vera e propria guida per orientare i pazienti.

Quindi, ora più che mai, per Luigi I hope, I dream, I live!

Monica

#ihopeidreamilive