XXVII – ERA COME L’ANGURIA


Per una più facile comprensione del testo, consiglio di leggere prima “Regoli”.
Ricapitoliamo.
Alle elementari bravino.
Alle medie così così.
Ma di cosa stiamo parlando?
Ah, sì, di matematica.
La materia che mi era più indigesta.
Andiamo avanti.
O, meglio, torniamo indietro.
Agli anni dell’ITIS.
Anno scolastico 1981-1982.
Primo giorno di scuola.
Prima ora.
Non avevamo ancora il calendario delle materie.
Entra la professoressa Annamaria e, dopo averci salutato, dice: “Io sono la vostra insegnante di matematica”. Non iniziai malissimo.
Perché i primi mesi vissi un po’ di rendita grazie alle medie. Poi, però, le cose peggiorarono.

Ma andiamo per gradi.
Alle superiori siamo tornati alla PAGELLA SCOLASTICA, di nuovo con i voti, scritto e orale questa volta. E la materia in questione si chiamava MATEMATICA come ho già detto. Alle elementari la materia si chiamava ARITMETICA E GEOMETRIA. Alle medie SCIENZE MATEMATICHE, CHIMICHE, FISICHE E NATURALI.
Parole dal suono gentile queste.
Volete mettere con MATEMATICA?
Una parola “secca” di dieci lettere, come il regolo arancio delle elementari…
La sto facendo lunga.
Lo so.
È che adesso, per correttezza, dovrei scrivere anche i voti.
E non solo quelli.
Vorrei esimermi dal farlo, ma sarei un codardo.
E quando Luca e Chiara leggeranno questo racconto?
Ah, non ho ancora deciso il titolo del racconto…
Rileggo ciò che ho scritto finora così decido subito il titolo.
Ma se fino a ieri sostenevi che molti titoli li decidevi alla fine?
Ah già!
È vero, hai ragione.
Basta prendere tempo!
Scrivi i voti una volta per tutte!
Ok, ok, mi arrendo.
Li scrivo i voti.
Li scrivo…
E allora via, senza ripensamenti:
– 1981-1982 – Prima E, 5 nello scritto e 6 nell’orale nel 1° trimestre. 5, voto unico, nel 2° trimestre. Cazzo! Rimandato! Esami di riparazione a settembre: voto 6. Promosso.
– 1982-1983 – Seconda E, 5 nello scritto e 5 nell’orale nel 1° trimestre. 5, voto unico, nel 2° trimestre. Cazzo! Cazzo! Rimandato per la seconda volta! Esami di riparazione a settembre: voto 6. Promosso.
Terza superiore. Penso a Luca e Chiara “Avete visto che quest’anno è andata bene! Sono stato promosso a giugno!”.
Nel frattempo si sono fatte le 17:30.
Stasera pizza.
Monica “Che pizza vuoi?”.
Io “Una margherita, grazie”.
“Va bene per le 19.30?” mi chiede.
“Sì” rispondo.
Basta scrivere per oggi, vado giù a mangiarmi la pizza.
Come vai giù a mangiarti la pizza?
Sono solo le 17:30.
Puoi scrivere ancora per due ore.
Stai ancora prendendo tempo non è vero?
Sì, perché ho scritto che in terza sono stato promosso a giugno.
E allora?
E Allora se Luca o Chiara mi chiedono di vedere la pagella mi sgamano! Per usare il linguaggio dei giovani. Perché non è vero che in terza sono stato promosso a giugno.
Le cose andarono diversamente.
E come andarono?
Così:
– 1983-1984 – Terza E, 4 nello scritto e 5 nell’orale nel 1° trimestre. 5, voto unico, nel 2° trimestre. Cazzo! Cazzo! Cazzo! Rimandato per la terza volta! Esami di riparazione a settembre: voto 6. Promosso.
Quarta superiore. Non ricordo quando la professoressa di matematica ci fece la prima lezione. Intendo se il primo o il secondo o il terzo giorno di scuola. Non appena entrò in classe, ci salutò.
Poi si rivolse a me e, in tono scherzoso, mi disse “Oh, c’è anche Sala. Ci vediamo a settembre anche quest’anno?”.
“Spero di no” risposi.
Andò così:
– 1984-1985 – Quarta E, 5 nello scritto e 6 nell’orale nel 1° trimestre. 6, voto unico, nel 2° trimestre. Promosso a giugno.
Penso a Luca e Chiara. E poi penso “Avete visto che quest’anno è andata bene? Sono stato promosso a giugno!”.
Nel frattempo si sono fatte le 18.00.
Vado giù a mangiarmi la pizza.
Ma non le consegnano alle 19.30?
Sì, però…
Però…
Non starete mica pensando che le cose andarono diversamente anche quella volta?
Mi potrei offendere. Perché quella volta le cose andarono esattamente così!
Promosso a giugno!
E in quinta?
In quinta niente matematica.
Non faceva parte delle materie di studio del quinto anno!
Davvero!
Per la cronaca nel 1985-1986 frequentai la Quinta E. Fui ammesso all’esame di stato e mi diplomai.
Non so se avete notato, leggendo “Regoli” e questo racconto, che in cinque anni di elementari, tre di medie e cinque di superiori sono sempre stato nella stessa sezione.
La E.
Tredici anni di E…
Sia chiaro che non fu colpa della professoressa Annamaria se mi rimandò a settembre per tre volte consecutive.
Lei era molto brava a insegnare.
Non era neanche colpa mia però!
Come fai a studiare una materia che ti è indigesta?
Non puoi.
È come se io dovessi mangiare l’anguria.
Non la digerisco.
Starei male.
Ecco, per me la matematica era come l’anguria.
Per quello non la studiavo.
Tornando alla professoressa Manenti devo dire che serbo ancora un buon ricordo di lei.
Non so, però, se lei serbi un buon ricordo di me…

Rivolta d’Adda, domenica 28 settembre 2014

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